Il testo approderà alla Camera dei deputati il 26 ottobre con la maggioranza che deve sciogliere ancora alcuni nodi

La Conferenza dei capigruppo della Camera ha stabilito la tabella di marcia: la legge elettorale approderà in Aula il prossimo 26 ottobre per la discussione generale. I voti si terranno dal 27 ottobre. «L’importante è che in una fase di crisi economica il Parlamento non passi 8 mesi a parlare di legge elettorale», ha chiesto il leader della Lega Matteo Salvini a TgCom24. La riforma della legge elettorale è un passaggio obbligato, dopo il referendum confermativo che ha sancito il taglio del numero dei parlamentari. Per la maggioranza si tratta di un appuntamento importantissimo. Riusciranno Movimento 5 stelle, Partito democratico e Italia viva a raggiungere un’intesa? C’è chi dice che non ce n’è bisogno. «L’accordo» sulla legge elettorale «già c’è e c’era anche prima», ha spiegato il reggente del Movimento 5 stelle, Vito Crimi, intervenendo come ospite a “L’Intervista” di SkyTg24. «È un accordo sul proporzionale puro con il 5% di sbarramento e rientrava nelle fasi iniziali dell’accordo di Governo. Noi stiamo ai patti, anche sulla legge elettorale. Forse qualcuno nella maggioranza sta rivedendo le sue posizioni ma noi contiamo sul rispetto dei fatti», ha aggiunto Crimi. Una formula che non convince l’opposizione. E in particolare il leader leghista: «Renzi e Zingaretti stanno facendo i conti per vedere cosa conviene loro: noi invece puntiamo a una legge elettorale che dia stabilità, penso alla legge regionale, al maggioritario, invece con la proporzionale è il caos».