L’intervento al Festival dell’Economia; sul recovery fund: «Recuperare i ritardi in istruzione e ricerca»

«Da un punto di vista economico il MES ha solamente vantaggi: non si va sul mercato, è a lunga scadenza a condizioni buone e la condizionalità è solamente spendere i soldi nel settore per il quale è stato disegnato questo fondo. C’è il problema dello stigma, va affrontato in modo ragionevole e trasparente», così il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso di un intervento al Festiva, dell’Economia di Trento. «Lo stigma – ha poi spiegato – è legato a un cattivo uso dei fondi o a una cattiva comunicazione, ma mi chiedo perché uno ha paura di mostrare che utilizza bene dei fondi, anzi se lo mostra ha maggiori facilità di raccolta sul mercato a condizioni migliori». Parlando poi del recovery fund, Visco ha detto che in Italia c’è la necessità di «operare sul basso livello di istruzione anche dotando l’intero ciclo di risorse migliori e più adeguate ma è essenziale recuperare il gap sulla ricerca, con la spesa che è la metà della media Ocse». Altro ritardo del Paese, evidenzia il governatore di Bankitalia è quello sulla banda ultra larga: «i livelli di connessioni di banda larga ultraveloce è tra i più bassi in Europa, serve uno sforzo in quella direzione, il digitale abbiamo visto che è ormai con noi, non è il nostro futuro, è il modo di affrontare molte delle attività sociali ed economiche. Le infrastrutture digitali sono qualcosa che non può essere trascurato».