«Il Parlamento è illegittimo». Così la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni in un’intervista a Libero Quotidiano. Un’affermazione che troverebbe conferma «allo stato dei fatti», secondo Meloni. Al netto della consultazione referendaria – una vittoria del “sì” era scontata: tutti i grandi partiti erano favorevoli al taglio dei parlamentari –, i risultati delle Regionali (in sintesi: tre regioni al centrodestra e tre al centrosinistra) restituiscono una realtà precisa: «Due dei tre partiti più importanti del Paese oggi si trovano all’opposizione mentre la maggioranza continua a perdere consenso». Il presunto primato del PD tra i partiti rivendicato dal segretario dem Nicola Zingaretti viene smentito dai numeri: sommando i voti ottenuti dalla lista Zaia a quelli della Lega, quest’ultimo diventerebbe il primo partito alle ultime regionali. Particolarmente consistente, poi, l’emorragia di preferenze per il Movimento 5 stelle rispetto alle precedenti consultazioni. «Eppure a sinistra sono bravissimi a festeggiare di non esser stati cancellati dalla faccia della terra», ha commentato la leader di FdI. Gli elementi per indurre il governo ad un passo indietro ci sarebbero, tuttavia «la poltrona non la mollano neanche se viene giù un asteroide», ha osservato Meloni. Secondo la quale, questa situazione non può durare a lungo: «Prima o poi qualcuno si porrà il problema di guardarsi allo specchio».