di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Siamo alla vigilia dell’incontro convocato per domani dal ministero del Lavoro sui Rider, al quale parteciperà la “Triplice” nel tentativo di sconfessare il contratto già firmato da Ugl e AssoDelivery. Nonostante l’inaudita levata di scudi contro l’accordo, compresa l’aggressione fisica contro la nostra sede bolognese (ringraziamo per le dichiarazioni di solidarietà il leader della Lega Salvini, mentre ne continuiamo ad attendere altre, che tardano ad arrivare) e nonostante la presa di posizione dello stesso ministero guidato da Nunzia Catalfo, iniziano a farsi largo, per fortuna, delle dichiarazioni pubbliche in difesa del contratto per i Rider e del nostro sindacato da parte di autorevoli personalità, di giuslavoristi di peso anche provenienti dall’area della sinistra. A dimostrazione del fatto che sta accadendo qualcosa di profondamente ingiusto, dettato da ragioni essenzialmente politiche, a danno nostro e dei lavoratori stessi. Un paio di giorni fa è intervenuto sulla questione Pietro Ichino, docente universitario, ex dirigente della Fiom e già parlamentare di sinistra, affermando che il contratto non solo è del tutto legittimo, ma anche meritevole, al di là di quelle che, secondo Ichino stesso, potrebbero essere delle carenze da colmare in futuro, di aver salvato i lavoratori e il settore “dalla paralisi cui lo condanna la legge vigente”. Ancora più incisive le considerazioni del professor Emmanuele Massagli, presidente dell’associazione Adapt, il think tank sul mondo del lavoro fondato da Marco Biagi. In un’intervista rilasciata oggi al quotidiano La Verità, il giuslavorista ha parlato espressamente di critiche di natura politica e tutt’altro che tecnica al contratto dei Rider e di “sicumera inaccettabile” da parte di coloro che criticano l’accordo per preconcetto ideologico, senza neppure, probabilmente, averlo letto. Ha descritto i contenuti del contratto, riconoscendo il fatto che grazie all’accordo la situazione lavorativa dei Rider andrà sensibilmente a migliorare ed ha anche sottolineato il valore del nostro sindacato, per storia e dimensioni associative, da valorizzare nell’ambito della libertà sindacale. Insomma, finalmente parole di peso, dopo l’inaudito coro di critiche infondate e strumentali da parte di una sinistra, sindacale e politica ormai faziosa oltre misura, e nel novero mettiamo ormai anche gli ex “super partes” grillini. Lo stesso Massagli ha, infatti, anche stigmatizato l’atteggiamento del ministero guidato dalla pentastellata Catalfo, che ha agito in modo particolarmente duro, anomalo, travalicando le proprie funzioni e intervenendo nella libera contrattazione tra le parti attraverso il proprio ufficio legislativo, con un atto di inquietante ingerenza che, di questo passo, potrebbe essere riservato in futuro anche ad altri contratti. Qualcosa si muove: iniziano a levarsi delle voci libere e in difesa della libertà.