Non tutti sono contenti, all’interno della maggioranza. Il Movimento 5 stelle, ad esempio, non può dirsi soddisfatto del risultato delle elezioni Regionali, che conferma una cosa: a livello locale, il M5s non riesce ad ottenere buoni risultati. L’ex capo politico, Luigi Di Maio, non ha nascosto il proprio malcontento, sottolineando che le campagne per le Regionali «potevano essere organizzate diversamente e anche per il Movimento, con un’altra strategia». Comunque il ministro degli Esteri, che ha rivendicato il successo al referendum per il taglio dei parlamentari, ha rinnovato la sua fiducia al reggente del M5s, Vito Crimi. Chi ne esce sicuramente rafforzato, invece, è il Partito democratico, che adesso potrebbe far valere il risultato per aumentare il proprio peso all’interno della maggioranza. In che modo, lo vedremo poi. Magari facendo prevalere le proprie ragioni in alcuni dossier – i decreti sicurezza, il Mes… – e comunque non sono esclusi rimpasti di governo. Al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il compito di gestire tutto. E poi c’è Italia Viva: «In Toscana IV è stata decisiva non numericamente, ma politicamente, per l’enorme mobilitazione e per la selezione delle candidature», ha commentato il suo leader, Matteo Renzi.