di Francesco Paolo Capone
Segretario Generale Ugl

Oggi è accaduto un fatto inaccettabile di cui è stata vittima la stessa Ugl e in particolare la nostra sede regionale e provinciale di Bologna, che stamattina è stata oggetto di un assalto da parte di facinorosi che hanno vandalizzato la struttura, per giunta minacciando uno dei nostri rappresentanti, presente in sede al momento dell’aggressione. I responsabili di questo vile attacco si sono autodefiniti “Rider”, sostenendo di aver assalito il sindacato in polemica con il contratto da noi appena sottoscritto per il settore. In realtà l’impressione è che non si tratti di veri lavoratori, ma dei soliti esponenti dei cosiddetti centri sociali, pronti a tutto pur di ottenere la minima visibilità e sempre intenzionati tentare di intimidire gli avversari politici o sindacali. Questi sedicenti Rider e in realtà fomentatori di odio e violenza, hanno persino “rivendicato” la propria azione sui social, affermando candidamente in pubblico di aver “sanzionato” la nostra sede per protestare contro il contratto siglato qualche giorno fa. Naturalmente ci aspettiamo che venga fatta giustizia contro questi atti violenti e antidemocratici. Non solo: attendiamo con fiducia l’immediata condanna di questo atto aggressivo e inaccettabile da parte del Governo, degli altri sindacati e di tutte le forze politiche e sociali, non solo quelle a noi più vicine, ma anche le altre, che hanno idee e visioni opposte alle nostre. La solidarietà verso l’Ugl dovrebbe essere d’obbligo se davvero si condividono i valori della libertà politica e sindacale non solo a parole. Attendiamo, quindi, messaggi di sostegno nei nostri confronti e di condanna verso gli aggressori. Nel frattempo rivendichiamo orgogliosamente il contratto da noi sottoscritto, con l’appoggio della stragrande maggioranza dei lavoratori del settore, di quelli che rappresentiamo direttamente e anche degli altri. Un accordo che ha permesso a questi lavoratori di avere diritti e tutele che prima non avevano, finalmente sbloccando una situazione di stallo nella quale erano imprigionati da tempo a loro esclusivo svantaggio. Un contratto nato per difendere e salvaguardare i diritti dei Rider, che finalmente offre loro un quadro di riferimento che prevede, rispetto al passato, diritti certi ed esigibili. Un accordo che ci auguriamo nel futuro possa essere ulteriormente perfezionato, ma che è già un buon contratto. Che è stato oggetto da parte di alcuni di una mistificazione strumentale ad interessi di parte, solo ed esclusivamente perché è stato firmato da noi, dall’Ugl, “l’altro sindacato”. E dalle delegittimazioni alla violenza il passo è breve, come abbiamo potuto purtroppo vedere (anche) oggi. Si ponga un freno ad una contrapposizione che sta diventando non più dialogo, ma scontro e demonizzazione degli avversari, specie nei confronti della “destra”, politica come sindacale. Che facciano maggiore attenzione i troppi cattivi maestri ancora in circolazione. Noi, nel frattempo, andiamo avanti, come sempre senza paura e a testa alta.