Vincono i Sì, la sfida per le Regioni: Veneto, Liguria e Marche al Centrodestra, De Luca in vantaggio in Campania, testa a testa in Puglia, ancora incertezza in Toscana e Val d’Aosta

Nel pomeriggio di lunedì 21 settembre siamo ancora nel pieno dello spoglio dei voti e ci vorrà qualche ora prima di conoscere i risultati definitivi della tornata elettorale appena conclusasi che aveva come oggetto il rinnovo di sette Regioni, quello di circa un migliaio di consigli comunali ed il referendum confermativo sulla modifica costituzionale per il taglio del numero dei parlamentari della Repubblica. Il Viminale ha reso noti i dati definitivi relativi all’affluenza al Referendum costituzionale, in base ai quali il 54% circa degli aventi diritto ha preso parte alla votazione, che non richiedeva il raggiungimento di un quorum. Per quanto riguarda l’esito del voto, in netto in vantaggio i Sì, con il 69,4% sui No al 30,6%. Per quanto riguarda, invece, le elezioni regionali, le previsioni sono ancora basate sugli exit poll – ossia le dichiarazioni rilasciate dai cittadini all’uscita dei seggi – e non sugli scrutini effettivi che arriveranno in tarda serata se non domani mattina. In Veneto sarebbe in netto vantaggio Luca Zaia, leghista candidato per il Centrodestra e già presidente della Regione, con una percentuale oscillante tra il 72 ed il 76%. Anche in Liguria si prevede una riconferma, quella di Toti, già governatore e ora candidato per il Centrodestra, che avrebbe ottenuto il 51-55% dei consensi. Nelle Marche la vittoria andrebbe ad Acquaroli, sempre del Centrodestra, che avrebbe conquistato la Regione ottenendo un 47-51% di preferenze. Quasi certa la riconferma di De Luca, esponente del Pd, in Campania, in vantaggio con il 54-58% dei consensi. Più dubbia la situazione delle altre Regioni, come del resto già era previsto. In Toscana, noto “feudo rosso”, Giani, candidato della sinistra, sarebbe in vantaggio su Susanna Ceccardi, con una percentuale di voti oscillante tra il 43 ed il 47% rispetto al 40-44% della sua avversaria. Anche in Puglia, testa a testa fra Fitto ed Emiliano, entrambi accreditati fra il 39 ed il 43%. Incerta la situazione della Val d’Aosta, unica Regione nella quale il Centrodestra si è presentato diviso, con la Lega al 20-24%, il resto del Centrodestra all’8-10%, la sinistra al 13-17%, l’Union Valdotaine all’11-15%. Risultati deludenti per il M5s in tutte le Regioni. Si attendono, però, dopo gli exit poll, gli scrutini veri e propri.