Referendum costituzionale e rinnovo di 7 Consigli Regionali. Domenica e lunedì si aprono i seggi per la prima consultazione elettorale dopo il lockdown. Dopo un’insolita campagna elettorale estiva e regolata dalle norme anti-Covid, la parola passa agli italiani

Manca poco, circa 48 ore, all’appuntamento elettorale. Domenica 20, dalle 7 alle 23, e lunedì 21, dalle 7 alle 15, si svolgeranno le votazioni per il rinnovo dei Consigli Regionali di Campania, Liguria, Marche, Puglia, Toscana, Veneto e Val d’Aosta e per quello di 1.178 Comuni italiani. In contemporanea le urne saranno aperte anche per il referendum costituzionale per confermare o meno la riduzione del numero dei parlamentari. Infine anche 2 suppletive per altrettanti seggi vacanti al Senato. È appena terminata un’insolita campagna, agostana e nel rispetto delle rigide regole anti-Covid, e a breve scatterà il silenzio elettorale, ossia il divieto di propaganda per i partiti. Gli umori della politica sono, comunque, tesi: nella competizione amministrativa si preannuncia una buona performance del Centrodestra, mentre alla sinistra resta una strategia difensiva di minimizzazione dei danni e sembra pressoché impossibile l’elezione di un governatore di regione pentastellato. I sondaggi, infatti, ipotizzano un ventaglio di scenari che vanno da minimo di 4 Regioni a 3, fino addirittura a 6 a 1 sempre in favore dell’opposizione a guida leghista. Incerto anche l’esito del referendum, che sarà senza quorum in quanto confermativo di una riforma costituzionale già varata dal Parlamento. Se qualche tempo fa appariva scontata una netta vittoria dei Sì, ora, invece, i No sembrerebbero in forte rimonta, con sostenitori trasversali alle coalizioni e con la presenza di posizioni differenti anche all’interno dei singoli partiti, se si escludono i grillini, compattamente schierati per il taglio. Bisognerà comunque attendere il prossimo lunedì per conoscere i risultati della consultazione. Anche ai seggi saranno seguite le nuove normative anti Covid-19, con la presenza di misure per il distanziamento, gel igienizzanti e sanificazioni periodiche. I cittadini, per poter votare, oltre alla tessera elettorale e a un documento valido, stavolta non dovranno dimenticare neanche la mascherina.