Molto però dipende dalle risorse disponibili, il vero nodo da risolvere

La ripresa del tavolo di confronto sulle pensioni porta una novità, almeno sulla carta. Dopo il doppio incontro con tutti i sindacati, dalla Cgil alla Ugl, è sicuramente più chiaro il dossier sulla previdenza che gli esperti del ministero del lavoro che hanno sul tavolo. Vengono confermati i due binari, il primo dei quali più veloce, che dovrebbe trovare una definizione in sede di legge di bilancio, e l’altro decisamente più lento che ha una prospettiva alla fine del 2021, quando terminerà la sperimentazione di Quota 100. La prossima legge di bilancio dovrebbe portare una interessante novità, anche se, per avere il quadro più chiaro, è necessario attendere il testo e, soprattutto, il pronunciamento del ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, sulle risorse disponibili. Della conferma dell’Ape sociale si era già detto, ora si parla di allargamento della platea dei beneficiari ai disoccupati privi di Naspi e ai cosiddetti lavoratori fragili, dei quali si è molto discusso con l’avvio dell’anno scolastico. Per il resto, si prospetta la proroga di opzione donna, un possibile intervento sul part time verticale ciclico con la contribuzione figurativa, l’allargamento della platea cui si applica il contratto di espansione. Sembra quasi certo un nuovo semestre bianco di adesione alla previdenza complementare, mentre appare al momento lontana la procedura di salvaguardia per gli ultimi esodati rimasti.