Molto male anche le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato

L’emergenza epidemiologica ha finito per accelerare una tendenza già in atto, quella della riduzione dei posti di lavoro nel nostro Paese. Già sul finire del 2019, infatti, l’occupazione aveva perso smalto, pur mantenendosi comunque in territorio positivo. Il crollo senza freni è partito con marzo, per poi proseguire nei mesi successivi con le statistiche dell’Inps che si fermano a giugno, quando, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i posti di lavoro in meno erano 818mila. Tutto lascia presagire che la tendenza sia proseguita pure nei mesi successivi, soprattutto sul versante del lavoro a tempo determinato. A tal proposito, nello stesso periodo si è registrato inoltre il tracollo delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, tutti elementi che gettano una luce sinistra sulle misure adottate dal governo, da ultimo anche nel decreto Agosto, nel quale si punta molto proprio sulla decontribuzione.