Ormai mancano una manciata di giorni al 14 settembre – la data fissata a livello nazionale per l’inizio dell’anno scolastico –, eppure il dibattito sulla scuola rimane vivo perché restano molte incognite. Pur ammettendo che «ci sarà qualche cambiamento» e che «qualche nuova regola si aggiungerà a quelle consuete», il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha assicurato ieri sera in conferenza stampa che «il rientro in classe è un rientro in piena sicurezza». Il premier ha aggiunto che tutti i nuovi banchi saranno consegnati alle scuole entro la fine di ottobre – ad agosto il governo aveva promesso che le consegne sarebbero terminate prima dell’inizio dell’anno scolastico – e che le scuole «hanno già quantitativi sufficienti di gel e mascherine per affrontare i primi giorni». Rassicurazioni che non soddisfano il leader della Lega Matteo Salvini: la mozione di sfiducia contro la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, annunciata nei giorni scorsi, verrà presentata «la settimana prossima», ha assicurato l’ex ministro dell’Interno ad Agorà, respingendo le accuse su una mancata collaborazione dell’opposizione sulla scuola: «Abbiamo fatto tante proposte, per esempio sull’uso delle aule degli istituti paritari». «Lunedì mio figlio va a scuola e non sappiamo neanche a che ora dovrà entrare», ha concluso Salvini.