Male il confronto annuo

Per il terzo trimestre Prometeia prevede un aumento del 25%

A luglio, secondo le ultime rilevazioni dell’Istat, la produzione industriale è aumentata del 7,4% rispetto a giugno, riflettendo i dati positivi realizzati da tutti i raggruppamenti principali di industrie: +6,2% per i beni di consumo (+4,4% per i durevoli e +6,5% per i non durevoli), +11,8% per i beni strumentali, +7,7% per quelli intermedi e +0,1% per l’energia. «La crescita su base congiunturale – si legge nella nota di commento ai dati -, particolarmente vivace per i beni strumentali, si estende a quasi tutti i settori di attività economica, con l’eccezione del settore estrattivo e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria, in contenuta flessione». Ma se a livello congiunturale si osservano miglioramenti, altrettanto non si può dire per il confronto con un anno fa. In questo caso le rilevazioni dell’Istat mostrano ancora una flessione, in questo caso dell’8%. Su base annua risultano in calo tutti i raggruppamenti principali di industrie, con la flessione maggiore che ha interessato i beni intermedi, con un -11,3%, mentre per i beni di consumo l’Istat indica un -6,2%, per i beni strumentali un -6,8% e un calo della stessa entità per la produzione di energia.  Alla luce del dato congiunturale comunicato oggi dall’Istituto nazionale di statistica, Prometeia prevede che nel terzo trimestre la produzione riporti un rimbalzo del 25%, compatibile con una crescita del PIL dell’11% nello stesso periodo. Previsto invece un marcato rallentamento negli ultimi tre mesi dell’anno.