Audizione in Parlamento di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sul Recovery fund

Cgil, Cisl, Uil e Ugl in Parlamento per il Recovery fund. Nel ciclo di audizioni che la Commissione Bilancio della Camera dei deputati sta portando avanti, anche i sindacati confederali hanno fatto conoscere i loro desiderata rispetto all’utilizzo dei fondi europei. Per la Cgil, sarebbe un errore frammentare le risorse in tanti mille rivoli o in centinaia di progetti. L’obiettivo dovrebbe, quindi, essere quello di individuare alcune direttrici su cui insistere. La Cisl, invece, ha centrato l’attenzione soprattutto sul rilancio della produttività, sulla riduzione della burocrazia, sul tema delle disuguaglianze, sulle aree di sviluppo. Anche la Uil ha, in primo luogo, insistito sulla riduzione dei divari territoriali, in quanto soltanto facendo crescere il Mezzogiorno è possibile rilanciare il prodotto interno lordo. La Ugl ha evidenziato quattro pilastri: la riforma fiscale, lo sblocco delle risorse per mettere in sicurezza scuole e territorio, la formazione e le politiche attive, i cantieri e le infrastrutture materiali e immateriali. Da tutte le sigle è arrivato un invito alla condivisione degli obiettivi, con la valorizzazione del partenariato economico e sociale, centrale in tutta la Programmazione che rappresenta una parte importante di tutto il pacchetto del Recovery fund. La Programmazione, però, ha tempi di partenza e di attuazione di norma molto complessi e lunghi.