310mila posizioni libere, ma si allarga pesantemente la forbice col 2019

In un momento di grave crisi occupazionale, la nota positiva è che, secondo le previsioni di Anpal e Uniocamere, nel mese di settembre sono previste 310mila assunzioni, una inversione di tendenza significativa dopo i tanti posti di lavoro persi nella prima parte dell’anno. Certo, in questo caso, si tratta di stime e di intenzioni che è cosa ben diversa dalle effettive decisioni che poi andranno a prendere le singole aziende. L’aspetto negativo è che, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le assunzioni sarebbero quasi il 30% in meno, un numero altrettanto enorme, che, spalmato, su base annua, fornisce la chiara sensazione di come stiano andando realmente le cose. Da capire, quanto potranno incidere, in un tale scenario, i provvedimenti adottati dal governo. Il decreto Agosto, per incentivare le assunzioni, ha infatti previsto degli sgravi contributivi per tutte le regioni e per il Mezzogiorno in particolare. Gli sgravi valgono sempre in caso di contratto a tempo indeterminato, mentre sono possibili anche per i contratti a tempo determinato, ma soltanto per i settori del turismo e del termale. Accanto alla decontribuzione, è anche ripartito il contatore degli ammortizzatori sociali, con la possibilità di fruire di diciotto settimane per il periodo compreso fra il 13 luglio e il 31 dicembre 2020. Le diciotto settimane sono aggiuntive rispetto a quelle previste dal Cura Italia e dal decreto Rilancio.