Sono 38 i milioni che ArcelorMittal deve ai fornitori del sito di Taranto

Quello che non è immediatamente chiaro è se l’apertura di ArcelorMittal è reale o se si tratta soltanto di un tentativo di prendere tempo, in attesa di capire cosa succederà a livello internazionale. L’amministratore delegato per l’Italia del gruppo franco-indiano ha infatti incontrato prima il sindacato e poi il governo per fare il punto su una situazione che diventa, ad ogni giorno che passa, sempre più complessa e contorta. Ai problemi già noti che investono la sopravvivenza stessa degli stabilimenti ex Ilva, a partire da Taranto, se ne è aggiunto un altro, già emerso in passato, ma che ora ha assunto un rilievo sociale, prima ancora che economico. ArcelorMittal, infatti, è fortemente in ritardo con i pagamenti dei fornitori. Secondo le stime più accreditate, si tratta di 38 milioni di euro per Taranto, cosa che inevitabilmente si riflette pesantemente sui livelli occupazionali, in un settore poco coperto dagli ammortizzatori sociali.