Le critiche più forti arrivano soprattutto da Cisl e Ugl, mentre la Cgil nicchia

Cgil ancora possibilista, Uil sempre meno fiduciosa, Cisl e Ugl decisamente critiche. In sintesi, è questa la posizione che le quattro confederazioni sindacali hanno espresso nel tardo pomeriggio di ieri, nel corso della audizione sul decreto Agosto presso la commissione bilancio del Senato. Il provvedimento, entrato in vigore il giorno di ferragosto, rappresenta per le quattro organizzazioni sindacali la chiusura di un ciclo, iniziato con il Cura Italia e proseguito con il decreto Rilancio. Le preoccupazioni maggiori, espresse con toni, come detto, molto diversi, riguardano la tenuta occupazionale e il tema, strettamente connesso, dalla mancanza di una chiara strategia per il futuro immediato e a più lungo termine. Anche questa volta, infatti, si accredita l’idea di uno scenario indefinito, tanto è vero che il discorso è presto scivolato su come il governo intende spendere le risorse che arriveranno dall’Europa, Mes compreso almeno secondo la Uil. Già la prossima settimana, le sigle sindacali saranno di nuovo in Parlamento per dibattere di Recovey fund, vale a dire degli oltre 200 miliardi che fra contributi, Programmazione e prestiti agevolati potrebbero essere disponibili per il nostro Paese. È, comunque, appena il caso di ricordare che in soli cinque mesi il Parlamento ha autorizzato uno scostamento di bilancio mai visto prima, per un volume di cento miliardi di euro, con pochi risultati, però.