«Dignità del Pd devastata da Zingaretti, Bettini e Franceschini»

Senza mezzi termini. Commentando con La Stampa l’alleanza tra Partito democratico e Movimento 5 stelle, il leader di Azione, Carlo Calenda, l’ha definita «la degenerazione totale della politica». Molto critico nei confronti di entrambe le formazioni politiche, Calenda – «È la sagra dell’ipocrisia», ha osservato – però, ha attaccato più duramente il Partito democratico, reo, a suo dire, di aver stretto un “matrimonio” che ha «devastato la dignità del Pd». Se da una parte ha confessato di comprendere la logica che è prevalsa all’interno del Movimento 5 stelle – secondo il leader di Azione, «è prevalsa la logica del tenersi aggrappati con i rampini» –, dall’altra Calenda non giustifica il Pd: «Che un grande partito accetti di sospendere le querele perché è stato accusato di aver rubato i bambini non è accettabile».

«Nel M5s prevalsa la logica del tenersi aggrappati con i rampini»