Non più una data fissa come in precedenza, ma una disciplina diversa caso per caso

Una soluzione che, di certo, non agevola, ma che, comunque, quanto meno, dà ancora un poco di fiato a centinaia di migliaia di lavoratori dipendenti. Il decreto Agosto, dopo una lunga mediazione fuori e dentro il governo, interviene nuovamente sullo stop ai licenziamenti individuali e collettivi per motivi economici. Dopo l’alt del Cura Italia e del decreto Rilancio, il nuovo provvedimento vieta al datore di lavoro di licenziare personale finché è possibile utilizzare gli ammortizzatori sociali con causale Covid-19. A questo punto, immaginando che il datore di lavoro abbia fatto ricorso agli ammortizzatori sociali fin da febbraio, i primi licenziamenti potrebbero scattare dal 2 novembre, con il grosso a concentrarsi nella settimana che parte con lunedì 16 novembre. Il licenziamento è sempre possibile nel malaugurato caso di fallimento dell’azienda, una ipotesi, purtroppo, non remota. Sono anche possibili accordi con incentivo all’esodo.