Solo 8,2 miliardi di euro, quando ne servirebbero almeno il doppio

La ministra del lavoro, Nunzia Catalfo, lo aveva anticipato ai sindacati negli incontri prima della pausa ferragostana: l’intenzione del governo era quella di raddoppiare le settimane di ammortizzatore sociale con causale Covid-19, senza però stravolgere il meccanismo e con la possibilità di una contribuzione addizionale in capo al datore di lavoro. Il tutto, in attesa della riapertura dei tavoli a settembre, nei quali affrontare la più complessa partita della riforma delle norme introdotte con il Jobs act. Il decreto Agosto, andato in gazzetta ufficiale la vigilia di ferragosto, ha confermato le anticipazioni, con la previsione di ulteriori diciotto settimane di cassa integrazione ordinaria e in deroga o di assegno del Fis o dei fondi di solidarietà bilaterali. Tali settimane possono essere utilizzate a partire dal 13 luglio e fino al 31 dicembre 2020, mentre il contributo addizionale, da conteggiare soltanto sulle seconde nove settimane, può arrivare fino al 18% della retribuzione globale, se l’azienda non ha avuto riduzione di fatturato nel primo semestre del 2020; il contributo è del 9%, se la riduzione del fatturato è stata inferiore del 20%, e non è dovuto, se la riduzione del fatturato è superiore al 20%. Potrebbe esserci un problema di copertura, tanto è vero che è prevista una clausola per effetto della quale risorse non impiegate in precedenza possono essere destinate a tale misura.