Il leader della Lega attacca il governo dopo pubblicazione dei verbali del Cts

«Se io vado a processo il 3 ottobre per avere trattenuto poche decine di immigrati per qualche giorno su una barca, allora portiamo Conte e i suoi al Tribunale internazionale perché hanno sequestrato mezza Italia». Non usa mezzi termini Matteo Salvini, da Perugia per inaugurare una nuova sede della Lega, commentando quanto contenuto nei verbali del Comitato tecnico scientifico del Covid-19, desecretati dal governo e pubblicati sul sito della Fondazione Einaudi, in cui emerge la proposta di una chiusura differenziata mentre l’esecutivo scelse di adottare un lockdown totale. «Se così fosse — ha quindi aggiunto il leader della Lega —sarebbe criminale». Di una cosa, però, Salvini è convinto: «Saranno gli italiani a licenziare questo governo. Non è il “palazzo” che si autoprotegge. La metà dei parlamentari non ha una vita fuori di lì e voterebbe il governo anche di Pippo, Pluto e Paperino pur di rimanere attaccati alla poltrona. Temo però che in autunno la situazione economico-sociale sarà complicata e saranno gli italiani a chiedere scelte veloci, rapide ed efficienti. Non sarà la Lega a tendere trappole, ci pensano da soli». Salvini è poi tornato sul caso Open Arms: «Chiudere i porti? Ho dimostrato che possono chiudere, volere è potere, questo mi costerà qualche processo, ma andrò in quei tribunali a testa alta anche a nome vostro, perché ho difeso il mio Paese, l’onore del mio Paese, la sicurezza, i confini, la dignità del mio
Paese».