Dopo un lungo stop di oltre sei mesi, riparte il cantiere previdenziale

Impossibile immaginare che possa essere una giornata risolutiva, anzi; comunque sia finalmente riparte il tavolo sulle pensioni. Nella giornata di mercoledì, infatti, la ministra del lavoro, Nunzia Catalfo, ha convocato le sigle sindacali per una valutazione complessiva sullo stato dell’arte e sulle cose da fare nell’immediato. Come per la questione ammortizzatori, anche in questo caso il messaggio che arriverà dai sindacati – Cgil, Cisl, Uil, Ugl e le altre sigle hanno già espresso le loro ricette a gennaio – è che occorre agire su più fronti, tenendo conto delle effettive urgenze. Così, se per la riforma generale si può attendere, visto che la sperimentazione di Quota 100 va in scadenza soltanto nel dicembre del 2021, molto più pressante appare la questione dell’effettivo potere d’acquisto degli assegni pensionistici attuali e futuri. Se per i primi occorre agire sulla leva fiscale, sugli altri è necessario introdurre nuove forme di sostegno alla previdenza complementare.