Possibile raddoppio della cassa integrazione e nuovo stop ai licenziamenti

La manovra d’estate starebbe prendendo corpo. Almeno stando alle notizie che trapelano da Palazzo Chigi e dai ministeri coinvolti. Certo, i precedenti non depongono bene, considerando il ritardo con il quale sono arrivati i vari provvedimenti urgenti che hanno caratterizzato questi mesi di stato di emergenza. Su tutti si potrebbe parlare del caso delle linee guida del comitato tecnico scientifico per le residenze sanitarie e assistenziali previste soltanto con un emendamento alla legge di conversione del decreto Rilancio, entrata in vigore soltanto il 17 luglio scorso. Guardando soltanto al lavoro e senza andare a toccare gli altri aspetti, la ministra Nunzia Catalfo ha iniziato a incontrare le organizzazioni sindacali e datoriali per illustrare i propri intendimenti. Si è parlato di raddoppio delle settimane di cassa integrazione, di estensione del blocco ai licenziamenti e di sospensione delle causali sui contratti a tempo determinato, ma anche dell’introduzione di meccanismi connessi all’utilizzo degli stessi ammortizzatori sociali. Tutti aspetti strettamente collegati al lavoro subordinato. Al momento, nulla sembra emergere, invece, per tutte le altre categorie di lavoratori, ad iniziare dai collaboratori coordinati e continuativi, ai quali spetterebbe quindi soltanto l’eventuale copertura, peraltro molto parziale ed una tantum, della dis-coll. Con la grande incognita dettata dai tempi.