Ue: ecco l’accordo sul Recovery Fund. Ma le risorse arrivano dal 2021

Cosa porta realmente a casa Conte? Un piano di risanamento da 750 miliardi di euro, ovvero 858 miliardi di dollari, con una riduzione dei sussidi dai 500 miliardi di euro ai 390 miliardi di euro da destinare ai Paesi colpiti dalla pandemia da coronavirus. Ecco l’accordo raggiunto dai 27 capi di Stato e di governo dell’Europa a Bruxelles dopo un negoziato durato 90 ore, pari a un impegno di spesa di 1.074 miliardi di euro in sette anni a partire dal 2021. Risultato per la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen «storico». «Stavolta l’Europa non può essere accusata di aver fatto troppo poco e troppo tardi». Per quanto riguarda la governance, che passa dalla Commissione al Consiglio, altro punto spinoso della trattativa insieme alla risorse, l’accordo prevede di ricorrere al «freno di emergenza» solo in casi eccezionali. Per l’Italia, il piano prevede quasi 209 miliardi, oltre 30 miliardi in più rispetto alla prima proposta (173,8 miliardi), ma dei 208,8 miliardi, 81,4 miliardi sono sussidi a fondo perduto, in calo rispetto a quanto previsto nella precedente bozza, mentre 127,4 miliardi sono prestiti, con un aumento di 36 miliardi rispetto alla previsione della Commissione. Aumentano di molto, i prestiti che vanno restituiti sebbene a tassi molto bassi e a condizioni agevolate. Il bottino che portano a casa soprattutto i Paesi frugali? i rimborsi per la Danimarca ammontano a 322 milioni di euro l’anno, all’Olanda 1,931 miliardi, all’Austria 565 milioni e alla Svezia 1,069.