Pochissime le domande dai campi, neanche il 5% della platea stimata

Quando siamo ormai entrati nell’ultimo mese disponibile – salvo ulteriore proroga, dopo quella prevista nel decreto Rilancio, che ha assorbito il successivo decreto Ammortizzatori -, il quadro della sanatoria per l’emersione del lavoro nero in agricoltura e fra colf e badanti appare decisamente chiaro. Due gli elementi di valutazione. Il primo è relativo al numero decisamente basso di domande presentate. A fronte di una stima di almeno 220mila beneficiari – all’inizio si era parlato addirittura di 600mila unità -, le richieste finora pervenute sono state poco più 93mila. La seconda è che appena il 12% delle istanze è riferibile al lavoro agricolo, un vero e proprio smacco, considerando che proprio la ministra Teresa Bellanova e tutta Italia viva erano arrivati a minacciare la crisi di governo, se il provvedimento non avesse visto la luce. Non aiuta di certo il ritardo del decreto attuativo sui costi forfetari sui contributi non versati.