Nel 2019, sono nati 420mila bambini: non sono mai stati così pochi dall’Unità d’Italia. Calo progressivo del numero degli stranieri nati nel nostro Paese

L’Italia ha infranto un ennesimo record negativo. Nel 2019, sono stati iscritti all’anagrafe per nascita 420.170 bambini, un dato in calo di 19mila unità rispetto all’anno precedente. Cali così se ne sono verificati già in passato. Non è propriamente una novità: la progressiva riduzione delle nascite è un fenomeno in atto da tempo. Nel riferirlo, però, l’ISTAT ha sottolineato che nel 2019 è stato quindi nuovamente superato il record negativo di nascite dall’Unità di Italia, registrato, per l’appunto, nel 2018. Sebbene più marcata nelle regioni del Centro, la diminuzione delle nascite riguarda tutto il Paese, che, negli ultimi anni, sta assistendo anche a un progressivo calo del numero degli stranieri nati in Italia, una componente che, a partire dagli anni Duemila, aveva aiutato a contenere la riduzione delle nascite nel nostro Paese. Secondo l’ISTAT, nel 2019 il numero di stranieri nati in Italia è stato pari a 62.944 (il 15% del totale dei nati), con un calo di 2.500 unità rispetto al 2018, pari al 3,8% in meno. Tanti sono i fattori strutturali che hanno inciso nel calo delle nascite: l’ISTAT ne individua uno nella progressiva riduzione della popolazione italiana in età feconda costituita da generazioni sempre meno numerose alla nascita, a causa della denatalità osservata a partire dalla seconda metà degli anni Settanta, non più incrementate dall’ingresso di consistenti contingenti di giovani immigrati.