Vicini alla soglia del milione di posti di lavoro in meno in pochi mesi

I primi a fare i conti sono stati quelli di Federalberghi, secondo i quali sono almeno 110mila i contratti di lavoro stagionale non sottoscritti a giugno. Un numero impressionante, ma che, purtroppo, è molto parziale, in quanto guarda ad una sola tipologia contrattuale ed una platea di imprese ben definita. Se la stessa riduzione dovesse riflettersi anche sui contratti a tempo determinato e in tutti i settori nei quali l’impiego di lavoratori è intenso nel periodo estivo (si ricorda che fra giugno e agosto, i contratti a tempo determinato sottoscritti sono di norma superiori ai 3,3 milioni di unità), già a fine giugno, potrebbe essere stata raggiunta la cifra di un milione di posti di lavoro in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le conseguenze negative più pesanti potrebbero essere per giovani, che approfittano dell’estate per pagarsi gli studi nei mesi successivi, e donne, molto impiegate nei settori più colpiti dalla crisi.