«No, grazie». Senza troppi giri di parole, il leader della Lega, Matteo Salvini, replica così all’ipotesi annunciata oggi dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: prolungare lo stato d’emergenza oltre il termine fissato al 31 luglio. «Ragionevolmente, ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio», ha detto il premier, a margine del test di sollevamento delle paratoie del Mose, a Venezia. «Lo stato d’emergenza serve per tenere sotto controllo il virus», ha aggiunto, anticipando quanti avrebbero potuto chiedere di motivare questa scelta. Tenere a bada il coronavirus è l’obiettivo comune a tutte le forze politiche, ovviamente. L’opposizione, però, sostiene che prorogare lo stato d’emergenza non è la via da seguire. «Gli italiani meritano fiducia e rispetto, donne e uomini eccezionali che hanno dimostrato buon senso e generosità che adesso vogliono vivere, lavorare, amare. Con tutte le attenzioni possibili, la libertà non si cancella per decreto», ha commentato Salvini. D’accordo, con lui, anche gli alleati di Forza Italia, secondo i quali, «sarebbe irragionevole pensare di replicare il modello di governo del Paese a colpi di Dpcm, con la totale esclusione del Parlamento da scelte che attengono alle libertà costituzionali».