Il governo non dà indicazioni chiare su cosa intende fare dopo Quota 100

La bozza del piano nazionale delle riforme, circolata in queste ore, sul tema è quanto mai scarsa, con il governo che si limita a ricordare alla commissione Ue l’avvio di un confronto con le parti sociali sul post Quota 100, senza però mettere fretta, vista la scadenza a legislazione vigente fissata al 2021, e senza dare indicazioni su quali siano le intenzioni nel concreto, salvo richiamare i principi della sostenibilità del sistema previdenziale e del debito pubblico e il rispetto dell’equità intergenerazionale. Intanto, mentre proseguono le polemiche a distanza fra maggioranza e opposizione parlamentare – l’ultimo ad intervenire è stato l’ex sottosegretario al lavoro Claudio Durigon – dal Forum Pa arrivano i dati sulle uscite da Quota 100 nella pubblica amministrazione, circa 90mila, mentre 540mila dipendenti pubblici hanno almeno già compiuto 62 anni e 198mila hanno i 38 anni di contributi richiesti. Una parte di essi potrebbe uscire entro il 2021.