Mobilitazione con modalità diversa per Cgil, Cisl, Uil e Ugl; sciopero in Cnh

Metalmeccanici in subbuglio e fortemente preoccupati per quello che sta succedendo nel Paese, con migliaia di posti a rischio ed un governo che stenta a mettere in campo le risposte adeguate e necessarie. Nella giornata odierna i metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil hanno indetto una manifestazione nazionale, richiamando a Roma i propri rappresentanti aziendali. Domani invece a scendere in piazza in tutta Italia saranno i metalmeccanici della Ugl che hanno scelto di protestare davanti a tutte le prefetture. Due strategie diverse, quella della Ugl più vicina al territorio, l’altra, per così dire, più politica (peraltro, alla manifestazione di Cgil, Cisl e Uil ha partecipato anche una delegazione del Partito democratico al governo insieme al Movimento 5 Stelle cui appartiene il tanto criticato ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli), per significare comunque la forte preoccupazione per il presente, come per il futuro: senza una inversione di tendenza decisa, il nostro Paese rischia la desertificazione industriale. In un tale scenario, si inserisce l’ipotesi alla quale starebbe lavorando Cnh Industrial, del Gruppo Fca, di rivedere il piano industriale per l’Italia, in particolare rispetto agli stabilimenti di Brescia e di Lecce, cosa giudicata irricevibile dai sindacati che, infatti, hanno proclamato lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti con un pacchetto di otto ore.