«Spetta al ministro dell’Interno prendere una decisione»

Piano piano la campagna elettorale per le prossime Regionali e Comunali sta entrando nel vivo, in attesa della firma della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, ai decreti che fisseranno la data definitiva del voto, previsto per il 20 e il 21 settembre. Tutti gli attori hanno fatto le loro prime mosse, chi con profitto – Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia ha annunciato che presenteranno candidati unitari –, altri, invece, senza successo, perché in disaccordo (quasi) su tutto, come sempre: il Partito democratico ha chiesto al Movimento 5 stelle di seguire il modello del centrodestra. Cosa che, al momento, il M5s non intende fare. Tra i tanti dettagli ancora da definire, ce n’è uno molto rilevante: nei giorni scorsi, è circolata l’ipotesi, data l’emergenza sanitaria in corso, di allestire i seggi in luoghi diversi dalle scuole: la proposta era stata lanciata dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, e poi appoggiata dal leader della Lega, Matteo Salvini. Si concretizzerà? Ad oggi, è difficile dirlo. «È compito del ministero degli Interni fissare i luoghi dello svolgimento delle elezioni», ha osservato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, intervenendo a SkyTg24. Si tratta, comunque, di una soluzione di difficile attuazione: «Pensare di spostare 61mila seggi nelle nostre scuole potrebbe essere complicato ma lasciamo a Lamorgese che le ha competenze trovare le corrette soluzioni», ha concluso.