«Spero si voti sia a Roma che nel Lazio»

Checché ne dicano gli avversari, il leader leghista Matteo Salvini non considera una sconfitta per la Lega l’accordo raggiunto nel centrodestra per le prossime Regionali e Comunali: ieri Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno annunciato che presenteranno candidati unitari. Diversi osservatori hanno notato che alcuni candidati scelti non erano “graditi” ai leghisti – è il caso di Raffaele Fitto e Francesco Acquaroli, rispettivamente candidati presidenti per la Puglia e le Marche –, almeno inizialmente. Salvini non lo considera un problema: «Dicono che sia una sconfitta per me? Meglio che mi considerino sconfitto. Pagherei per essere sconfitto come mi danno da qualche anno a questa parte», ha detto a Radio Cusano Campus. «Io lavoro per unire», ha ribadito. Tra i candidati scelti ci sono i due presidenti uscenti, Giovanni Toti e Luca Zaia mentre nelle «altre Regioni», il leader della Lega spera «che ci sia l’occasione per un cambiamento per i cittadini e anche un segnale dal punto di vista nazionale». Sulla leadership: «Se la Lega è abbondantemente il primo partito in questo paese e nella coalizione è una responsabilità che ci danno i cittadini». Secondo Salvini, l’importante è stare uniti: «Cinque anni fa, nelle regioni dove oggi il centrodestra è unito andammo divisi, e abbiamo perso». Un augurio, infine: «Spero si voti sia a Roma che nel Lazio perché Zingaretti come governatore non esiste e la Lega ci sarà».