Consiglio UE, il premier assicura: «Abbiamo avviato una consultazione nazionale per migliorare il livello di produttività e di crescita economica»

«La proposta della Commissione è equa e ben bilanciata. Sarebbe un grave errore scendere al di sotto delle risorse finanziarie già indicate. E anche la combinazione tra prestiti e sussidi è ben costruita. Anche i tempi sono molto importanti. Dobbiamo assolutamente chiudere l’accordo entro luglio». Questo l’appello del premier Giuseppe Conte (per un’intesa a breve si è spesa anche Angela Merkel), durante il Consiglio europeo “virtuale” sul Recovery Fund da 750 miliardi di euro e sul nuovo bilancio europeo 2021-2027. Che l’appuntamento di oggi non si sarebbe rivelato risolutivo, era circostanza attesa. Anche perché i paesi cosiddetti frugali restano distanti, tuttavia emerge un cauto ottimismo, almeno sui tempi di attesa. I leader europei – ha riferito la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen al termine del vertice – hanno affermato di volere «un accordo prima di agosto» nella consapevolezza che «il successo del Recovery plan dipende anche dalla sua rapida adozione». Tuttavia il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, in un messaggio diffuso al termine della riunione, ha sottolineato che lo strumento «non deve aprire la strada a un’unione del debito, perciò deve esserci un limite di tempo». Quanto all’Italia – ha assicurato Conte durante il Consiglio UE –, «ha già avviato una consultazione nazionale con tutte le forze politiche, produttive e sociali per elaborare un piano di investimenti e riforme che ci consenta di non ripristinare la situazione pre-Covid 19, ma di migliorare il livello di produttività e di crescita economica».