Non cambia il numero massimo di settimane, ma la loro modalità di fruizione.

Come anticipato ai sindacati, il consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge in materia di ammortizzatori con causale Covid-19. Nella sostanza, l’intervento principale prevede la possibilità per il datore di lavoro che ha già fruito di tutte le settimane di cassa integrazione – le nove iniziali del Cura Italia più le cinque aggiuntive del decreto Rilancio – di poter fruire anche delle restanti quattro settimane, senza dover aspettare il 1° settembre. Si supera così un problema di copertura evidenziato anche dalle parti sociali, pure se il saldo finale al momento non cambia: le settimane di cassa rimangono al massimo diciotto. Paradossalmente, la nuova previsione apre ad uno scenario ancora più inquietante, quello del licenziamento del personale già dal 17 agosto. Il decreto prevede anche la possibilità per i datori di lavoro di ripresentare domanda nel caso in cui la precedente domanda è stata rifiutata per errore degli stessi.