Quattro manifestazioni d’interesse; preoccupano, però, i tempi lunghi

Un vertice che è servito a chiarire meglio il quadro che si ha davanti. L’amministratore delegato della Ast di Terni, Massimiliano Burelli, ha voluto incontrare i rappresentanti sindacali delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Usb per fare il punto dopo la decisione dei vertici tedeschi della ThyssenKrupp di cedere lo storico stabilimento ternano. Al momento, sarebbero quattro le manifestazioni informali di interesse recapitate, anche se non sono state ancora avviate trattative per la vendita; la valutazione del sito è fissata intorno al miliardo di euro. Davanti a questa situazione, la rappresentanza sindacale unitaria e le segreterie territoriali di categoria hanno deciso lo stato di agitazione del personale, con l’avvio di una serie di assemblee ed altre iniziative per coinvolgere i dipendenti e lo stesso territorio, la cui economia poggia in larga parte sulle acciaierie. Al via, intanto, la cassa integrazione.