Merkel-Macron: «Prepariamoci alla seconda ondata»

Sono saliti a 7.238.611 i casi di coronavirus finora accertati nel mondo, mentre i morti si attestano a 411.277: è l’ultimo bilancio della Johns Hopkins University. Il paese più colpito restano gli Stati Uniti, con quasi due milioni di casi (1.979.850) e 112.006 persone decedute, al secondo posto il Brasile con 739.503 casi e 38.406 morti (l’Oms ha rivolto un appello al governo brasiliano affinché mantenga la propria trasparenza in relazione alla pubblicazione dei casi di Covid-19). Crescono ancora i contagi in America Latina. L’Argentina ha confermato più di mille nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, mentre il Perù ha superato la soglia dei 200 mila casi complessivi. In Europa, la Russia registra 8.404 nuovi casi di Covid-19 nelle ultime 24 ore: si tratta della cifra più bassa di contagi giornalieri rilevata nelle ultime due settimane. Intanto l’UE riaprirà le frontiere esterne a partire dal primo luglio. Ad annunciarlo, l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell: «Vari Stati membri stanno riaprendo le frontiere interne», processo che dovrebbe completarsi «entro questo mese di giugno». La riapertura delle frontiere esterne, invece, avverrà in un secondo momento, con una «revoca graduale e parziale delle frontiere esterne, a partire dal primo di luglio». La cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Emmanuel Macron e altri quattro membri dell’Unione europea, hanno inviato una lettera alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per chiedere che l’UE si prepari alla prossima, eventuale ondata della pandemia.