Forti preoccupazioni per l’esame di maturità e per la ripartenza a settembre.

Neanche il tempo di chiudere l’anno scolastico più complicato di sempre, che già si inizia a parlare del prossimo, visto che settembre, in fin dei conti, è molto più vicino di quanto sembri. Intanto, rimane ancora in piedi lo scoglio dell’esame di maturità che, anche nella sua versione ridotta con la sola parte orale, sta creando notevoli preoccupazioni negli istituti e ai piani alti del ministero dell’istruzione. Mancano ancora, infatti, una parte consistente delle commissioni d’esame, mentre non sono poche le incertezze relative al rientro a scuola, seppur per qualche ora e a scaglioni, dopo il lunghissimo stop, iniziato, in alcuni casi, addirittura alla fine di febbraio. Intanto, emerge chiaramente la distanza fra i provvedimenti adottati dal governo e ciò che andrebbe fatto secondo i tecnici per far ripartire in sicurezza l’anno scolastico. La commissione di esperti, voluta dalla ministra Lucia Azzolina, impegnata con le regioni, e presieduta da Patrizio Bianchi, nelle proposte presentate anche in Parlamento parla chiaramente di un forte investimento in termini economici (dieci volte di più rispetto a quanto stanziato finora) e, soprattutto, umano, con l’immissione di un 10-15% di docenti in più già a settembre, proprio per assicurare il corretto distanziamento fra gli studenti con la ridefinizione delle classi, aspetto sul quale è intervenuta anche la federazione di categoria dell’Ugl.