La task force propone al primo punto la tutela dei datori di lavoro in caso di Covid-19.

La cosa sicuramente positiva è che per gli esperti in materie economiche e sociali, voluti dal premier Giuseppe Conte e guidati da Vittorio Colao, la ripartenza si gioca dal lavoro; la cosa che, però, sorprende è che, al primo punto, vi è lo scudo penale per i datori di lavoro di dipendenti che si ammalano di Covid-19. È vero che tale aspetto è entrato di prepotenza nel dibattito parlamentare, ma è pur vero che affidare la ripresa allo scudo penale sembra oggettivamente arduo. Il tutto nasce da una norma contenuta nel Cura Italia che prova a dare una risposta alle migliaia di istanze arrivate all’Inail su come considerare i lavoratori dipendenti che si ammalano di Covid-19. Al momento di scrivere la norma, il legislatore non ha valutato appieno le conseguenze dell’incasellamento di tali lavoratori fra gli infortunati, con conseguenze dirette quindi sul datore di lavoro in termini penali e amministrativi. Poco è servito il successivo chiarimento dell’Inail.