La Lega ha presentato una proposta di legge per «una rivoluzione fiscale»

Al governo, che durante l’emergenza sanitaria ha chiesto all’opposizione di collaborare in maniera costruttiva per aiutare il Paese, la Lega ha risposto offrendo proposte, idee e misure da adottare. E continua a farlo anche adesso. Oggi il leader leghista Matteo Salvini ha presentato una «proposta di legge» per una riforma fiscale per aiutare imprese, famiglie e l’economia italiana, che dovrebbe subire uno shock senza precedenti, secondo le previsioni economiche della Banca d’Italia e dell’Istat. Un testo corposo – la proposta contiene «46 articoli con nomi, dati, articoli e coperture» –, che, tra le misure principali, prevede la Fase 2 della flat tax, iniziata con la legge di bilancio per il 2019. In cosa consiste, esattamente? Consiste nell’introduzione della flat tax per le famiglie fiscali; l’accorpamento delle ultime tre aliquote dell’imposta sul reddito delle persone fisiche; l’introduzione per tre anni della flat tax sul reddito incrementale Irpef e Ires e la riduzione dell’aliquota dell’Ires. Obiettivo finale: semplificare il sistema e ridurre la pressione fiscale. La Lega sostiene che la flat tax è lo strumento più adatto per aiutare l’economia in questa fase d’emergenza, a differenza delle misure adottate fino adesso – il cosiddetto decreto Rilancio e il Recovery Fund proposto dalla Commissione europea –, che, secondo Salvini, hanno un difetto: non intervengono nell’immediato. «Lo stesso Recovery Fund, del quale si parla molto, prevede che la stragrande maggioranza dei contributi venga versata una volta approvato il bilancio europeo. Tradotto: l’anno prossimo». Quando, ormai, potrebbe essere troppo tardi: «Da ex ministro dell’Interno il grosso rischio che vedo è che più passano le settimane, più lo Stato non dà risposte, più mafia, camorra e ‘ndrangheta, che problemi di liquidità non ne hanno, hanno la possibilità di entrare in interi settori economici», ha osservato, in occasione della presentazione del saggio di Claudio Durigon, già sottosegretario per il Lavoro e le Politiche sociali, e Massimo Garavaglia, già viceministro dell’Economia, “La libertà di andare in pensione. Come Quota 100 ha cambiato il sistema previdenziale italiano”.