Bankitalia: dati e suggestioni nella relazione illustrata oggi dal Governatore Ignazio Visco. Da Keynes a Rousseau, considerazioni sulla «crisi più grave di sempre»

Per l’Italia, dopo il lock down, c’è davvero un abisso da recuperare come dimostrano oggi i dati Istat («nel primo trimestre del 2020 il Pil dell’Italia è diminuito del 5,3% rispetto al trimestre precedente e del 5,4% nei confronti del primo trimestre del 2019») e le considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, («la flessione dell’attività produttiva nel 2020 sarebbe pari al 9%», nell’ipotesi peggiore «il prodotto si ridurrebbe del 13% quest’anno»). Forse bisognava arrivare a questo punto, a questo abisso, affinché si potessero recuperare “vecchie” idee che sono il fondamento di un’economia sana e soprattutto solidale. Lo ha fatto oggi Ignazio Visco e vale la pena riportarne le parole: «Lo sconvolgimento causato dalla pandemia ha natura diversa da quello di una guerra mondiale ed è arduo confrontarne gli effetti. Possiamo partire però da un pensiero maturato proprio immaginando come si sarebbe potuto gestire una grande guerra». «Ottant’anni fa John Maynard Keynes scriveva: “… la migliore garanzia di una conclusione rapida è un piano che consenta di resistere a lungo … un piano concepito in uno spirito di giustizia sociale, un piano che utilizzi un periodo di sacrifici generali” – verrebbe da dire, come quelli di questi nostri giorni – “non come giustificazione per rinviare riforme desiderabili, ma come un’occasione per procedere più avanti di quanto si sia fatto finora verso una riduzione delle disuguaglianze”». Il passaggio citato da Visco si trova nella «Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta». Non è l’unico messaggio forte e suggestivo contenuto nella relazione di Visco. Quest’ultimo citando Rousseau ha invitato a trovare «un nuovo rapporto tra Governo, imprese dell’economia reale e della finanza, istituzioni, società civile; possiamo non chiamarlo, come pure è stato suggerito, bisogno di un nuovo “contratto sociale”, ma anche in questa prospettiva serve procedere a un confronto ordinato e dar vita a un dialogo costruttivo». Il Governatore rivolge all’Italia e soprattutto al Governo un monito: «Ogni Paese deve utilizzare le risorse messe a disposizione dalle istituzioni europee con pragmatismo, trasparenza e, soprattutto in maniera efficiente». «L’Italia è chiamata ad uno straordinario sforzo per sfruttare le opportunità offerte meglio di quanto non abbia fatto negli ultimi decenni», perché questa «è la crisi più grave di sempre».