Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno opinioni diverse, ma la richiesta di base è la stessa

Il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, ha chiesto modifiche di buon senso ed un grande atto di coraggio per il futuro, mentre la vice segretaria della Cgil, Gianna Fracassi, ha, fra le altre cose, contestato la disposizione sul saldo e acconto sull’Irap, in quanto non selettiva, il segretario generale aggiunto della Cisl, Luigi Sbarra, ha insistito sul fattore tempo e il segretario generale aggiunto della Uil, Pierpaolo Bombadieri, ha aperto all’utilizzo delle risorse del Mes. Questo, in estrema sintesi, quanto successo ieri nella lunga audizione che la commissione bilancio della Camera dei deputati ha voluto tenere con le quattro sigle confederali. Una audizione molto partecipata su un provvedimento, il cosiddetto decreto Rilancio, che viaggia sostanzialmente sugli stessi binari del Cura Italia, con una serie di interventi a pioggia a sostegno di determinate categorie di cittadini che stanno però arrivando con incredibile ritardo, rispetto alle promesse e alle generali aspettative del Paese. Diversi i temi approfonditi, dal lavoro agile, che oggi è pesato soprattutto sulle spalle dei lavoratori, alla tempistica nella fruizione degli ammortizzatori sociali, dal Mezzogiorno, quasi completamente assente, alla scuola, dagli incentivi fiscali a determinati settori, con il famoso caso del monopattino, al possibile scudo penale per i datori di lavoro nel caso di lavoratore positivo al Covid-19.