Sibilia: «Rispettiamo autonomia delle Regioni, ma l’election day è scontato»

I governatori di Campania, Liguria, Marche, Puglia e Veneto bocciano una delle ultime scelte del governo: mandare al voto il 20 settembre migliaia di italiani in un unico giorno per le elezioni regionali, comunali e il referendum sul taglio dei parlamentari. «Chiediamo di votare nella prima finestra utile che è la fine di luglio, ove il Governo e il Parlamento decidano qualcosa di diverso, cinque Regioni sceglieranno di comune accordo di votare nella prima data utile, il 6 settembre», ha annunciato Toti. Perché questa richiesta? «Nessun presidente di Regione si prenderà la responsabilità di far riaprire le scuole dopo sette mesi di chiusura, di far andare i ragazzi a scuola, poi di richiuderle, di far andare a votare milioni di persone, di doverle sanificare e di rimandare i ragazzi a scuola». D’accordo con Toti anche Luca Zaia. Il governo, però, non intende cambiare programma. Per adesso. «La data delle elezioni va condivisa tra tutte le forze politiche. Ma ciò che dovrebbe essere scontato è l’election day, ovvero una data unica per regionali, comunali e referendum. Rispettiamo l’autonomia delle regioni ma guidata dal buonsenso e senza spreco di danaro pubblico», ha scritto su Twitter il sottosegretario all’Interno Sibilia.