Inps e regioni continuano a rimpallarsi la responsabilità del disastro

Non sono mancati momenti di tensione durante l’audizione di ieri di Cgil, Cisl, Uil e Ugl sul decreto Rilancio. Del resto, era abbastanza naturale che succedesse, visto che la macchina del sostegno statale ai lavoratori e alle attività produttive stenta ad entrare a pieno regime. Uno dei temi sicuramente più caldi è stato quello del drammatico ritardo con il quale i lavoratori stanno percependo la cassa integrazione. La disputa fra Inps e regioni è quindi riecheggiata forte, con la Cgil che ha, nella sostanza, avallato la posizione dell’Istituto e con l’onorevole leghista Garavaglia che, viceversa, numeri alla mano, ha fatto notare come in realtà l’intoppo è troppo spesso all’Inps. Fra le varie cose che non hanno funzionato, anche il protocollo che l’Abi ha sottoscritto con le parti sociali per l’anticipo della cassa integrazione. È stata l’Ugl a far notare, in questo caso, che è saltata la promessa garanzia dello Stato che avrebbe agevolato i prestiti.