Il centrodestra rimane unito e annuncia la nuova data per la manifestazione nazionale

Ieri la Giunta per le Immunità del Senato ha negato l’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro dell’Interno, Matteo Salvini, coinvolto nel caso Open Arms, con l’intervento decisivo di Italia viva: il partito di Matteo Renzi si è astenuto dal voto. Una decisione che ha sorpreso diversi osservatori – in casi analoghi che vedono coinvolto Salvini (Gregoretti) Italia viva ha fatto una scelta diversa, dando il suo assenso all’autorizzazione a procedere –, alcuni dei quali hanno ipotizzato un accordo tra Salvini e Renzi. «Non credo che ci sia un accordo e spero non ci sia», ha commentato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, questa mattina a Radio 24. Sono troppo diversi tra loro, questo, in sostanza, il ragionamento di Meloni. Difficile da smentire, peraltro. «Non vedo su cosa si possa fare un accordo, non lo vedo ragionevole e penso che Salvini sia consapevole che il suo campo è quello del centrodestra», ha aggiunto. Centrodestra che ha annunciato la settimana scorsa una manifestazione nazionale. Scopo dell’iniziativa: «Dare voce agli italiani dimenticati» dal governo durante l’emergenza sanitaria. Inizialmente prevista per il 2 giugno, per motivi legati logistici – le misure restrittive introdotte per limitare il contagio da coronavirus impediscono lo spostamento da una regione all’altra almeno fino al 3 giugno –, è stata posticipata al 4 luglio. Dove? «Voglio dare appuntamento a tutti al Circo Massimo», ha annunciato Salvini, durante il consiglio federale leghista. «Per allora – ha aggiunto, riferendosi al governo – dovranno arrivare le risposte su cassa integrazione, su ritorno a scuola. Se non ci saranno risposte sufficienti porteremo in quella piazza le idee degli italiani dimenticati». Inciso finale: Lega e Fratelli d’Italia hanno cambiato i loro programmi soltanto parzialmente, confermando comunque l’appuntamento del 2 giugno che sarà a carattere locale. «Il 2 giugno faremo manifestazioni su tutto il territorio nazionale, con grandi bandiere tricolori, in almeno 100 piazze», ha spiegato ieri Meloni, intervenendo a Un giorno da pecora su RadioUno.