Turismo e vacanze, due note dolenti mentre il caldo è già forte e l’estate si avvicina. Il Touring Club Italiano in una nuova ricerca sulle vacanze degli italiani nell’estate 2020 rileva oggi che «l’Organizzazione mondiale del turismo prevede per il 2020 un decremento dei flussi internazionali compreso tra il -58 per cento, nell’ipotesi più ottimistica in cui la ripartenza avverrà a luglio, al -78 per cento in quella più pessimistica in cui il comparto si riavvierà soltanto a dicembre». Dal punto di vista dei viaggiatori dal rapporto Confcommercio-Censis emerge che, per le vacanze estive, oltre la metà delle famiglie non ha fatto programmi e che «il 30% ha già deciso che resterà a casa». La percentuale di coloro che resteranno a casa sale al 57% per i livelli socio economici bassi. Il 9,4% che ci andrà lo farà con durata e budget ridotti. La pandemia da Coronavirus che ha prodotto altri negativi effetti: il timore di perdere il posto di lavoro o il rischio di veder ridotta, se non compromessa, la propria posizione reddituale per il 57,4% degli italiani, con un 18,6% particolarmente preoccupato; la riduzione dell’attività lavorativa e dei redditi da lavoro (per il 42,3%), seguita dalla sospensione totale dell’attività (25,8%) e dalla  cassa integrazione (23,4%). Sarà sufficiente il bonus turismo, concepito per aiutare a fare le vacanze le famiglie con reddito medio-basso e allo stesso tempo per sostenere il settore del turismo italiano? Ci vuole di più visto che difficilmente potrà contare sulla presenza degli stranieri. Senza dimenticare che, togliendo l’obbligo di quarantena per entrare nel nostro Paese, bisognerà adeguare a qualsiasi evenienza anche le strutture sanitarie. «Tutti i Paesi del mondo hanno applicato restrizioni alla mobilità internazionale – sottolinea il Touring Club Italiano – fatto che non ha precedenti nella storia del turismo, da metà Novecento in poi. Per questi motivi, il turismo troverà la propria ancora di salvezza nel breve, e forse anche nel medio periodo, nei flussi domestici». Se Lombardia, Lazio, Veneto, Emilia-Romagna e Campania sono le  quattro regioni «prima destinazione di viaggio nello stesso ambito regionale di residenza», con eccezione la Lombardia (secondo mercato per i lombardi), per tutte le altre secondo il Touring Club Italiano «probabilmente occorrerà un’azione di sistema, anche extraturistico, per garantire anche la sicurezza sanitaria». Ma siamo già alla fine di maggio.