Quando tutto sembrava risolto, la multinazionale lascia il confronto al ministero

Si racconta di una ministra del lavoro e delle politiche sociali, furiosa dopo un’estenuante trattativa, saltata all’una e trenta di notte, proprio mentre tutto sembrava risolto. Oggetto del contendere i 190 dipendenti della Jabil di Marcianise, in provincia di Caserta, ai quali il colosso Usa ha comunicato il licenziamento. Davanti alle rimostranze della ministra Nunzia Catalfo, la quale ha ricordato il divieto di licenziamento per giustificato motivo oggettivo e la possibilità di accedere alla cassa integrazione con causale Covid-19, la multinazionale ha fatto un passo indietro che però porta dritto al 18 agosto, quando termineranno gli effetti dell’articolo 46 del Cura Italia, come modificato dal decreto Rilancio, sui licenziamenti. La mancata firma dell’accordo da parte della Jabil è dovuta al rifiuto di dover sottostare, dopo quella data, all’obbligo di esame congiunto con i sindacati, come previsto dalla normativa sui licenziamenti collettivi.