Il ministro scarica sulle regioni, ma l’intoppo è, viceversa, più spesso all’Inps

Partono le audizioni parlamentari sul decreto Rilancio e il ministro dell’economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, prova a rassicurare gli italiani, in particolare i milioni di cittadini che ancora attendono le varie indennità previste dal Cura Italia. In attesa di sapere cosa diranno le parti sociali – l’audizione di Cgil, Cisl, Uil ed Ugl è prevista per domani pomeriggio – il responsabile del dicastero di via XX Settembre ha parlato di semplificazione nella procedura, con riferimento principalmente alla cassa in deroga, per la quale non è più richiesto un doppio passaggio prima alla regione di riferimento e poi all’Inps. I numeri, però, non tornano. Secondo il già sottosegretario al lavoro, il leghista Claudio Durigon, sono oltre due milioni i lavoratori che non hanno ancora percepito la cassa integrazione prevista dal Cura Italia. La cosa preoccupante, e che smonta, di fatto, tutto il ragionamento del ministro Gualtieri, è che di questi due milioni di lavoratori, la maggioranza è in attesa di un segnale proprio da parte dell’Inps. L’Istituto ha erogato direttamente l’indennità di cassa integrazione ad un milione di lavoratori, lasciandone in attesa un altro milione e 100mila, a fronte di 900mila lavoratori che aspettano la cassa in deroga dalle regioni. Insomma, nonostante l’impegno dei dipendenti, l’Inps non riesce a stare al passo, a causa dell’eccessivo sovraccarico burocratico e di incombenze.