Quasi 150 tavoli congelati per il Covid-19, ma il futuro è nero

Con la ripartenza, inevitabilmente, torneranno a riaprirsi le tante vertenze che, in questi mesi, state congelate per effetto delle norme di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. A gennaio, la stima era di circa 150 tavoli aperti al ministero dello sviluppo economico, con una platea di 250mila addetti coinvolti, praticamente in tutti i settori produttivi, dalla siderurgia alla grande distribuzione, passando per il trasporto aereo. Whirpool, Embraco, Bekaert, Jindal, Blutec, ArcelorMittal: sono soltanto alcune delle aziende ad un passo dal baratro, anzi in qualche caso il confine è già stato abbondantemente superato. Al momento, la situazione è congelata, però è sufficiente guardare a quello che sta succedendo a Marcianise, con la Jabil per avere conferma di quanto poco gli investitori internazionali sono disponibili a sottostare alle leggi del paese ospitante che vietano i licenziamenti almeno fino alla metà di agosto.