Molti rinviano l’uscita per avere più contributi; il peso dei patronati chiusi

Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, ha collegato quanto sta succedendo con il ricorso allo smart working, una modalità di lavoro sicuramente apprezzata da chi è avanti con gli anni o da chi ha carichi familiari. Nei tre mesi di massima emergenza Covid-19, quindi marzo, aprile e maggio, l’Inps ha registrato un crollo delle domande di pensionamento anticipato sia per Opzione donna, appena 400, che per Quota 100, con 4.800 domande rispetto alle 6mila di media. È evidente che, viste le condizioni generali, in molti si stiano chiedendo se conviene restare, approfittando magari del momento per avere più contributi, o uscire, possibilmente con un incentivo dall’azienda. La risposta del perché di questo calo nelle domande, però, potrebbe anche essere molto più semplice, senza andare a scomodare interpretazioni più o meno possibili. In un periodo di chiusura in casa, anche i patronati hanno lavorato a scartamento ridotto e su altre urgenze, come i bonus.