Una precisazione dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: «Non è finita, chiariamolo, non è il tempo dei party e della movida, altrimenti la curva risale», ha detto, intervenendo a pochi giorni di distanza dall’allentamento delle misure restrittive. «Abbiamo tolto l’autocertificazione perché la curva era sotto controllo ma nessuno pensi che sono saltate le regole di precauzione», ha aggiunto. Il messaggio del governo è chiaro: ripartire, mantenendo le dovute precauzioni per non vanificare i sacrifici fatti durante la quarantena. Il rischio è dietro l’angolo. «Abbiamo vinto la prima battaglia con il virus: l’indice di contagiosità R0 è passato da 3,5-4 a 0,5. Da questo patrimonio ripartiamo», ha osservato il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, in audizione alla Commissione Federalismo fiscale della Camera. Dopo le polemiche dei giorni scorsi con le Regioni – durante il lockdown diverse Regioni, quelle meno colpite dal virus, hanno chiesto ripetutamente al governo l’allentamento delle misure restrittive –, l’esecutivo ha dato il via libera: «Abbiamo detto “potete aprire a condizione che”, non “dovete riaprire”. Ogni Regione si assume la responsabilità di riaprire gradualmente, di riaccendere quello che era stato spento», ha precisato Boccia.