Mentre Ryanar inizia a licenziare, spunta una norma contro la Compagnia

Ryanair ha iniziato a licenziare a causa delle misure di restrizione imposte dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. Per il momento, ha tagliato il personale degli uffici di Dublino, Stanstead, Madrid e Breslavia, ma tutto lascia immaginare che non si fermerà di certo qui, visto e considerato che ha anche annunciato che lascerà a terrà fino a giugno il 99% dei voli, per poi provare a ripartire da luglio con il 40%. Insomma, uno scenario che inevitabilmente è destinato ad investire anche il nostro Paese, alle prese con le enormi difficoltà di Alitalia e con la sciagurata decisione della proprietà di Air Italy. A fronte di ciò, il governo continua a muoversi con lentezza, nonostante le continue sollecitazioni da parte delle federazioni di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, fortemente preoccupate per la tenuta occupazionale di un settore strategico per l’intera Italia. Il Cura Italia ha previsto un ingresso dello Stato, direttamente o indirettamente, nel capitale sociale. Ora le bozze che stanno circolando del decreto Rilancio, prevedono uno stanziamento di 130 milioni di euro a parziale compensazione delle perdite accumulate in questo periodo dagli operatori nazionali. Al netto della consistenza del fondo, la cui capienza andrà verificata, l’accesso allo stesso sarebbe permesso soltanto ai vettori che applicano il contratto collettivo nazionale di lavoro di riferimento del settore.